Come è noto il ramo principale della famiglia Medici, di cui abbiamo pubblicato l’albero genealogico nel capitolo 12 della Storia della Toscana (STORIA della TOSCANA – 12: La dinastia Medicea), si è estinto con Anna Maria Luisa de’ Medici nel 1743, anche se l’ultimo Granduca Medici fu il settimo Granduca Giovanni Battista Gastone, meglio noto come Giangastone, morto sei anni prima nel 1737. Da quel momento la Toscana fu spartita fra le potenze europee dell’epoca e affidata agli Asburgo-Lorena fino all’unità d’Italia.

Esiste però un ramo cadetto nato da uno dei figli di Lucrezia Maria Romola de’ Medici (1470-1553), a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, che sposò Jacopo Salviati (1461 – 1353)  che ebbero 11 figli e fra questo Ottaviano de’ Medici (1484 – 1546). Ottaviano ha avuto una discendenza, tuttora esistente, che si distaccò da Firenze per trasferirsi prima a Napoli, poi in Piemonte ed infine a Milano.

Fra i discendenti più illustri c’è anche un Papa, quel Leone XI, al secolo Alessandro di Ottaviano de’ Medici, che regnò sul soglio pontificio per soli 26 giorni nell’aprile del 1605 (vedi capitolo 14 della STORIA della TOSCANA: IL TERZO PAPA DEI MEDICI).

In diversi ci hanno scritto per sapere se tutti i rami della famiglia Medici si erano estinti. Abbiamo pensato di creare questo sotto-capitolo per fornire notizie su questo ramo della famiglia Medici ancora in vita.

 

La seguente genealogia storica del ramo dei medici di Ottajano è stata tratta dal sito dell’Ordine Civico Mediceo (https://www.de-medici.com/)

 

I Principi di Ottajano sono il ramo cadetto della dinastia Granducale Medicea di Toscana; insieme con i Marchesi Medici-Tornaquinci sono l’unico stipite del Casato ancora esistente e anche quello più prossimo all’estinto ramo Granducale.

Il capostipite dei Medici Principi di Ottajano fu Ottaviano de’ Medici, sposato a Bartolomea Giugni, dalla quale ebbe Bernardetto e Costanza, Contessa di Donoratico, mentre in seconde nozze sposò Francesca Salviati, nipote di Lorenzo il Magnifico, dalla quale ebbe un altro figlio, Alessandro, futuro papa Leone XI.

 Bernardetto di Ottaviano sposò Giulia de’ Medici, figlia del Duca di Firenze Alessandro, discendente quindi dal ramo di Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, e fu il primo a trasferirsi a Napoli, ove acquistò nel 1565 il feudo di Ottajano (attuale Ottaviano -NA) da Cesare Gonzaga, Principe di Molfetta.

Giuseppe de’Medici di Ottajano nel 1737 ereditò dalla Casa Granducale di Toscana il titolo di Granduca e Principe di Toscana e, ancor prima della morte del Granduca di Toscana Giangastone, avvenuta appunto nel 1737, si portò a Vienna per chiedere alla Corte Imperiale che gli venisse riconosciuto il proprio diritto a succedere sul trono di Toscana ma le sue richieste non furono accolte sebbene fossero supportate dalla Corona di Spagna. I Predicati dei titoli di Principe di Toscana e Granduca di Toscana titolare vennero cognomizzati sui documenti anagrafici riferiti a Giuseppe e si trasmisero fino ad oggi per via anagrafica a tutti i suoi discendenti come parte del cognome de’Medici di Toscana di Ottajano.

 Giuseppe morì misteriosamente a Livorno il 18 Febbraio 1743 esattamente lo stesso giorno in cui morì anche Anna Maria Luisa de’Medici, Elettrice Palatina.

Questa coincidenza, unita al fatto che esisteva a Firenze ed in Toscana un partito mediceo supportato dalla Spagna che cercava di far valere i diritti medicei di successione al Granducato, ha sempre fatto supporre che Giuseppe, in realtà, venne avvelenato per evitare che egli costituisse una minaccia alla supremazia degli Asburgo Lorena che si erano impossessati del Granducato di Toscana.

Fra i discendenti di Giuseppe de’Medici di Toscana si ricorda il nipote Luigi de’ Medici di Toscana di Ottajano (Napoli,1759 – †Madrid,1830), il quale fu infatti primo Ministro del Regno delle Due Sicilie per molti anni.

Alessandro de’Medici (1777†1843), nipote di Luigi, fu invece Maresciallo di Campo dell’esercito napoletano di Gioachino Murat ed ottenne dal Re per i propri meriti un feudo a Macerata dove vissero i suoi eredi per due generazioni. Alessandro sposò Francesca d’Aquino (†1871) ed i loro discendenti divennero in seguito Marchesi di Acquaviva con Goffredo de’Medici per successione dalla Casa Carmignano.

Edoardo de’ Medici di Toscana, (1857†1938) nipote del predetto Alessandro nonché cugino di Goffredo, fu Generale di divisione nel Regio Esercito ed i suoi doveri di servizio gli imposero di trasferirsi da Napoli in Piemonte ove visse nel Castello di Monale d’Asti e sposò Paola Scarampi, dei Conti di Monale, da cui nacque Paolo (1896†1973).

Paolo de’Medici di Toscana, figlio del predetto Edoardo, fu Tenente Colonnello del Regio Esercito e dopo il congedo dall’esercito, avvenuto nel 1918, si trasferì dal Castello di Monale d’Asti a Milano dove divenne imprenditore e fondò nel 1923 una azienda industriale che diresse fino al 1970, tre anni prima della sua morte avvenuta nel 1973.

Paolo de’Medici di Toscana sposò Fanny Kuster da cui nacquero Lorenza (1925) e Cosimo (1929†1981).

Cosimo de’ Medici di Toscana, figlio del predetto Paolo, segui le orme paterne come imprenditore ed amministrò l’azienda di famiglia fino al 1981, anno della sua morte.

Cosimo de’Medici di Toscana sposò Francesca Romana Sella, figlia del banchiere Venanzio Sella della omonima banca; dal matrimonio nacquero Ottaviano, Costanza e Paolo.

Ottaviano de’ Medici di Toscana di Ottajano, figlio del predetto Cosimo, primo della Casata Medicea ad aver riportato nel 2001 la sede della famiglia a Firenze dopo oltre quattro secoli e mezzo trascorsi fra Napoli (1569/1894), Monale d’Asti (1894/1923) e Milano (1923/2001).

 A seguito del proprio trasferimento a Firenze avvenuto nel 2001, Ottaviano de’ Medici è di fatto l’erede dinastico della famiglia Medicea in quanto legatario della Primogenitura Dinastica stabilita per testamento da Anna Maria Luisa de’ Medici, Elettrice Palatina.

Ottaviano de’ Medici è divorziato ed ha tre figli: Cosimo Maria (nato nel 1991), Guglielmo Ottaviano (nato nel 1992) e Lorenzo (nato nel 2009) unico dei figli residente a Firenze.