La Lunigiana è una lunga vallata dell’estremo Nord della Toscana che si insinua fra le Alpi Apuane, l’Appennino parmense e la Liguria meridionale di levante.

Il territorio della Lunigiana è stato creato nei millenni dal corso del fiume Magra che la percorre da Nord a Sud dividendola in due. Gran parte del percorso del Magra si sviluppa in Toscana, dalle sorgenti, poste nel comune di Zeri, fino ad Albiano Magra, da dove entra nella provincia di La Spezia (Liguria), fino allo sbocco nel mare a Bocca di Magra.

Il fiume è lungo circa 65 chilometri, dei quali 48 si sviluppano in Toscana. Il suo alveo è molto ampio e disordinato, con un andamento sinuoso contornato da ghiaie e sassi erosi e trascinati dall’Appennino.

Il Magra in realtà è un “torrente con ambizioni di fiume”, infatti il suo regime è tipicamente torrentizio, con portata assai ridotta nel periodo estivo e abbondante durante le piogge autunno-primaverili. La sua portata alla foce, in occasione di una delle frequenti alluvioni, è arrivata fino a 9.000 metri cubi al secondo, causando lungo il percorso numerosi danni e allagamenti. Quindi il suo largo alveo, nei casi estremi, non è in grado di ospitare tutta l’acqua che si concentra nel fondo valle e proveniente dal grande anfiteatro montuoso appenninico-apuano.

La denominazione “Lunigiana” compare per la prima volta nel 1141 per indicare il territorio che era stato del municipio romano della città di Luni, e quindi della sua diocesi medievale. La città di Luni fu fondata nell’anno 177 a C. come colonia romana alla foce del Magra, e fu un centro molto importante in età imperiale, grazie anche al marmo delle vicine Alpi Apuane. Dopo numerose trasformazioni nel corso dell’alto medioevo Luni morì come città e nessun centro o entità politica si sviluppò per dare una unitarietà al territorio della Lunigiana, fino all’avvento dei Malaspina.

Questa stupenda vallata, lussureggiante di boschi e foreste di piante decidue e sempreverdi, è costellata di borghi, paesi e piccoli gruppi di case, quasi tutti caratterizzati dalla presenza di castelli, torri e palazzi edificati fin dal XII secolo dalla famiglia Malaspina.

Malaspina sono stati una famiglia italiana che ha governato molti feudi della Lunigiana dal XII al XIV secolo e, dal XV secolo fino al 1797, furono i sovrani di Massa Carrara.

Castevoli

Il Borgo di Castevoli (Mulazzo) con le sue torri Malaspina.

Pur discendendo dai Longobardi, costituirono di fatto per molti secoli, lo Stato cuscinetto fra la Toscana Medicea prima e Granducale poi e gli Stati del Nord Italia come il Ducato di Modena (e Lucca), quello di Parma, la Repubblica di Genova, il Ducato di Milano (e la dominazione spagnola) e i regni Sabaudo-Piemontesi.

La famiglia Malaspina discende dagli Obertenghi, dinastia longobarda che ebbe come capostipite Oberto Imarchese di Milano (945-975), che fu conte Palatino e di Lunimarchese di Milano e della Liguria. Viene considerato il più antico membro della casata degli Obertenghiprincipe del Sacro Romano Impero.

Il figlio di Oberto Obizzo I fu Alberto I e il figlio di questi fu Oberto Obizzo II (?-1090), padre di Alberto II (?-1140), il primo a farsi chiamare Malaspina (e per questo a volte considerato il vero capostipite della famiglia).

Alla storia della famiglia Malaspina abbiamo dedicato un articolo (I Malaspina) perché la loro storia è assolutamente originale nel panorama italiano e si sviluppa lungo un periodo storico lunghissimo di quasi 7 secoli.

Una delle caratteristiche più originali di questa dinastia è il fatto di aver governato la Lunigiana dividendola in molti feudi, ciascuno dei quali affidato ad una discendenza della famiglia. Ognuno di questi nuclei ha occupato una parte del suo territorio costruendo torri e castelli prima e palazzi in epoca più recente, a volte anche trasformando i castelli in residenze più moderne.

Ancora oggi la Lunigiana è punteggiata dai segni lasciati dai Malaspina e, a parte alcuni casi nei quali non ci sono più tracce dei loro manufatti, la maggior parte dei castelli sono ancora oggi abitati e visitabili. Alcuni di questi sono stati trasformati in residenze di lusso e strutture turistico ricettive, mentre altri ospitano interessanti musei dedicati alla storia della Lunigiana.

Un’altra delle caratteristiche della famiglia Malaspina è che il 28 agosto 1221 fu sancito un accordo per il quali la casata veniva divisa in due, i Malaspina dello Spino Secco e i Malaspina dello Spino Fiorito. Ai primi venne dato da governare il lato di ponente della vallata, mentre i secondi popolarono i feudi del lato di levante della valle del Magra.

 

 

Stemmi MALASPINA

Stemmi MALASPINA

Le due casate, pur continuando a governare in stretto rapporto, modificarono anche i loro stemmi, caratterizzati da un’aquila bicefala (l’aquila era simbolo di fedeltà all’imperatore e le due teste facevano riferimento ai due rami della famiglia) posizionata sopra un ramo con le spine fiorite e senza fiori.

Complessivamente in provincia di Massa-Carrara sono presenti 57 fra castelli, torri e palazzi abitati dai Malaspina, alcuni dei quali sono ruderi, ma tutti di grande suggestione. C’è poi anche un castello in provincia di La Spezia, il Castello di Carpena, nel comune di Riccò del Golfo, che abbiamo voluto lasciare in questa lista anche se non è sul territorio toscano.

Esistono poi altri castelli dei Malaspina, in Emilia Romagna e Lombardia.

Qui di seguito pubblichiamo tre tabelle con le informazioni su ognuno dei 58 edifici dei Malaspina, successivamente una mappa con la loro localizzazione.

 

Castelli del ramo Malaspina dello Spino Secco

Castelli del ramo Malaspina dello Spino Secco

Castelli Malaspina del ramo Spino Fiorito

Castelli Malaspina del ramo Spino Fiorito

 

 

Altri castelli della famiglia Malaspina

Altri castelli della famiglia Malaspina

castelli Malaspina

Localizzazione dei castelli Malaspina

 

a cura di: Claudio Del Lungo